25. Rigenerati e convertiti: il ravvedimento biblico

Ordinariamente le persone si dispiacciono quando realizzano di aver fatto qualcosa di “sbagliato”, in particolare quando poi devono in prima persona pagarne le conseguenze. “ah se invece di questo avessi fatto o detto quello…!” Il mero rimpianto, o il solo desiderare che le cose fossero andate in modo diverso, è ben lungi dal vero pentimento.

Il vero pentimento non è solo preoccupazione per le conseguenze personali degli errori che commettiamo. Il vero pentimento è incentrato primariamente sull'offesa a Dio che i nostri peccati producono anziché sulle conseguenze che noi dobbiamo pagare per i nostri peccati.

Il Catechismo Minore di Westminster insegna:

#87. Che cos’è il ravvedimento che conduce a vita?
Il ravvedimento che conduce a vita è una grazia salvifica, per mezzo della quale un peccatore, spinto da un vero senso del suo peccato, e dall’apprensione della misericordia di Dio in Cristo, con dolore e odio per il suo peccato, si volge da esso a Dio, pienamente intenzionato a, e cercando di, rendergli una nuova obbedienza.

I punti trattati in questo studio sono i seguenti:

a.  Il ravvedimento biblico
b.  Il ravvedimento non biblico
i.  Un atto egocentrico
ii.  Un atto meritorio
c.  La necessità del ravvedimento biblico

Rev. Vincenzo Coluccia

Dopo aver lavorato per dieci anni nell’ambito dell’ingegneria strutturale, Vincenzo si è laureato in teologia presso il Westminster Seminary California. Ora è un ministro di culto ordinato presso la Chiesa Presbiteriana in America (PCA) incaricato dal Presbiterio della Costa Meridionale della California di fondare una chiesa presbiteriana nel capoluogo Salentino attraverso la Mission to the World (MTW), l'agenzia missionaria della PCA, per cui lavora insieme alla moglie Judit dal 2020. Attualmente, Vincenzo è pastore della Chiesa Presbiteriana di Lecce, città in cui vive assieme alla moglie Judit, la figlia Abigail e il figlio Samuel.

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