22. La promessa dello Spirito

In un mondo come quello della Palestina del primo secolo, in cui l’acqua corrente non esisteva e quella salubre scarseggiava, la gente aspettava con trepidazione il giorno in cui sarebbe arrivato il Messia per fornire ad Israele l'acqua viva, pura, non stagnante (oltre alla nuova manna) proprio come aveva fatto Mosè nel deserto che aveva fatto scendere sia la manna dal cielo, che sgorgare acqua viva, corrente e pura dalla roccia di Oreb (Es 17).

Ecco perché le parole del testo in Giovanni 7:37-39 e gridate ad alta voce da Gesù destano divisione e sgomento tra la folla: “è certamente Lui il profeta!” (alcuni) … “ma no… dalla Galilea non può mica venire il Cristo” (altri).

Con le affermazioni che leggiamo in questi tre versi odierni, Gesù ha presentato alla folla nient’altro che:

1. La sua grande rivendicazione
2. Il suo grande invito
3. La sua grande promessa

Rev. Vincenzo Coluccia

Dopo aver lavorato per dieci anni nell’ambito dell’ingegneria strutturale, Vincenzo si è laureato in teologia presso il Westminster Seminary California. Ora è un ministro di culto ordinato presso la Chiesa Presbiteriana in America (PCA) incaricato dal Presbiterio della Costa Meridionale della California di fondare una chiesa presbiteriana nel capoluogo Salentino attraverso la Mission to the World (MTW), l'agenzia missionaria della PCA, per cui lavora insieme alla moglie Judit dal 2020. Attualmente, Vincenzo è pastore della Chiesa Presbiteriana di Lecce, città in cui vive assieme alla moglie Judit, la figlia Abigail e il figlio Samuel.

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