04. Cristo Gesù il vero tempio provveduto da Dio
Testo: Giovanni 2:12-22
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Il Signore Gesù non è venuto per operare una mera purificazione esteriore e una riabilitazione del Tempio di Gerusalemme fatto di pietra e malta, sgomberandolo da bancarelle e venditori ambulanti. Bensì dobbiamo capire che Cristo, il Dio intabernacolato nella Sua creazione caduta (1:14) per esser il Suo Redentore, subito dopo aver performato il Suo primo segno in Cana, mutando l’acqua in vino e identificandosi come il Messia venuto per introdurci nella benedizione dell'era messianica, con questo secondo segno anticipato in Gerusalemme, ci mostra un altro aspetto del Suo ministero messianico, ossia che il Gesù di Nazareth è il Messia giunto per portare a termine il vecchio ordine religioso rappresentato dall’acqua dei rituali di purificazione cerimoniale delle nozze di Cana e anche dal tempio di Erode dei rituali degli animali sacrificali, al fine di inaugurare il nuovo ordine spirituale, in cui gli uomini avrebbero adorato in spirito e verità, rappresentato dal vino nuovo messo da Lui in otri nuovi, ossia dallo Spirito di Cristo stesso versato nella vita dei salvati (Is. 25:6-9) e dall’Agnello sacrificato e poi risorto per esser egli stesso il nuovo tempio. Come infatti leggiamo in Ap 21:22, “nella città non vidi alcun tempio, perché il Signore, Dio onnipotente, e l’Agnello sono il suo tempio.”
Dunque, con l’aiuto dello Spirito del Signore che ci abita, oggi vogliamo esplorare insieme le verità che emergono da questo testo, ossia
1. Lo zelo di Cristo contro la corruzione nel tempio
2. L’autorità di Cristo per la purificazione del tempio
3. Il corpo di Cristo quale realizzazione terrena del vero tempio