33. Liberati per servire

La legge di Dio è fatta di imperativi (“fai, non fare … per me”), pertanto, la legge non deve mai essere confusa con la grazia salvifica, ossia con gli indicativi di Dio (“io ho fatto … per te!”).

Tuttavia, però, come chiaramente afferma il CmW nella D&R #43, l’intera somma della legge morale di Dio è data al Suo popolo ed è collocata e radicata nel contesto redentivo della grazia di Dio! Infatti, l’indicativo di Dio precede sempre il Suo imperativo: Dio è il nostro Redentore (indicativo), pertanto, siamo tenuti a obbedire ai suoi comandi (ai suoi imperativi).

Il CmW che alle D&R 43-44 chiede :

D. 43. Qual è la prefazione ai Dieci Comandamenti?
R. La prefazione ai Dieci Comandamenti consiste in queste parole: «Io sono il SIGNORE, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla casa di schiavitù».

D. 44. Che cosa ci insegna la prefazione ai Dieci Comandamenti?
R. La prefazione ai Dieci Comandamenti ci insegna che, poiché Dio è il SIGNORE, e il nostro Dio e Redentore, siamo pertanto tenuti a osservare tutti i suoi comandamenti..

I punti trattati in questo studio sono i seguenti:

a.  L’indicativo di Dio precede sempre il Suo imperativo
b. Una legge morale per tutte le epoche
i.   Due diversi modi di salvezza?
ii.   L’ubbidienza di Cristo ci dispensa dall’ubbidienza?

c. La perfezione della Legge Morale di Dio
i.   Il Decalogo esprime tutta la volontà di Dio
ii.   Il Decalogo è divinamente organizzato
iii. Il Decalogo è un'unità assoluta

Rev. Vincenzo Coluccia

Dopo aver lavorato per dieci anni nell’ambito dell’ingegneria strutturale, Vincenzo si è laureato in teologia presso il Westminster Seminary California. Ora è un ministro di culto ordinato presso la Chiesa Presbiteriana in America (PCA) incaricato dal Presbiterio della Costa Meridionale della California di fondare una chiesa presbiteriana nel capoluogo Salentino attraverso la Mission to the World (MTW), l'agenzia missionaria della PCA, per cui lavora insieme alla moglie Judit dal 2020. Attualmente, Vincenzo è pastore della Chiesa Presbiteriana di Lecce, città in cui vive assieme alla moglie Judit, la figlia Abigail e il figlio Samuel.

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