33. Liberati per servire
La legge di Dio è fatta di imperativi (“fai, non fare … per me”), pertanto, la legge non deve mai essere confusa con la grazia salvifica, ossia con gli indicativi di Dio (“io ho fatto … per te!”).
Tuttavia, però, come chiaramente afferma il CmW nella D&R #43, l’intera somma della legge morale di Dio è data al Suo popolo ed è collocata e radicata nel contesto redentivo della grazia di Dio! Infatti, l’indicativo di Dio precede sempre il Suo imperativo: Dio è il nostro Redentore (indicativo), pertanto, siamo tenuti a obbedire ai suoi comandi (ai suoi imperativi).
Il CmW che alle D&R 43-44 chiede :
D. 43. Qual è la prefazione ai Dieci Comandamenti?
R. La prefazione ai Dieci Comandamenti consiste in queste parole: «Io sono il SIGNORE, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla casa di schiavitù».
D. 44. Che cosa ci insegna la prefazione ai Dieci Comandamenti?
R. La prefazione ai Dieci Comandamenti ci insegna che, poiché Dio è il SIGNORE, e il nostro Dio e Redentore, siamo pertanto tenuti a osservare tutti i suoi comandamenti..
I punti trattati in questo studio sono i seguenti:
a. L’indicativo di Dio precede sempre il Suo imperativo
b. Una legge morale per tutte le epoche
i. Due diversi modi di salvezza?
ii. L’ubbidienza di Cristo ci dispensa dall’ubbidienza?
c. La perfezione della Legge Morale di Dio
i. Il Decalogo esprime tutta la volontà di Dio
ii. Il Decalogo è divinamente organizzato
iii. Il Decalogo è un'unità assoluta