01. La Parola fattasi carne

Sant’Agostino disse che “Il Vangelo di Giovanni è al tempo stesso abbastanza profondo da permettere a un elefante di nuotarci dentro e abbastanza basso da non far annegare un bambino.” Il Quarto Vangelo può istruire un bambino e tuttavia, per le sue profondità, può al tempo stesso sfidare il più erudito dei teologi. Ed è allo studio di questo vangelo che, con l’aiuto dello Spirito Santo, ci dedicheremo nei prossimi mesi.

Il Prologo del Vangelo di Giovanni riassume fondamentalmente l’intero libro, rivelandoci sin dal principio come la 'Parola' che è sempre stata con Dio, ad un certo punto è entrata nella sfera del tempo, della storia, della tangibilità, testimoniando che il Figlio di Dio è stato mandato nel mondo per diventare il Gesù storico, affinché la gloria, la grazia e la misericordia del Dio creatore/redentore fossero manifestate nella Sua prima creazione decaduta, e per inaugurare l’arrivo della Nuova Creazione che soppianterà questa presente.

Guardando dunque alla mappa/Prologo di Giovanni possiamo vedere come esso ci indirizza a contemplare dapprima che

1.    La Parola è l’Agente della prima creazione (vv. 1-4) per poi considerare che
2.    La Parola è rigettata dalla ribellione della prima creazione (vv. 5-13) ed infine contemplare che
3.    La Parola si è incarnata per esser il principio della nuova creazione (vv. 14-18).

Rev. Vincenzo Coluccia

Dopo aver lavorato per dieci anni nell’ambito dell’ingegneria strutturale, Vincenzo si è laureato in teologia presso il Westminster Seminary California. Ora è un ministro di culto ordinato presso la Chiesa Presbiteriana in America (PCA) incaricato dal Presbiterio della Costa Meridionale della California di fondare una chiesa presbiteriana nel capoluogo Salentino attraverso la Mission to the World (MTW), l'agenzia missionaria della PCA, per cui lavora insieme alla moglie Judit dal 2020. Attualmente, Vincenzo è pastore della Chiesa Presbiteriana di Lecce, città in cui vive assieme alla moglie Judit, la figlia Abigail e il figlio Samuel.

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