02. La testimonianza del Battista
Nel Prologo, Giovanni ci ha menzionato che il Battista “venne come testimone per rendere testimonianza alla luce” (1:7). Nei versi trattati dal sermone odierno, l'evangelista riprende la figura del Battista quale precursore del Messia, presentandoci:
1. La testimonianza che il Battista dà di sé stesso (vv. 19-28)
2. La testimonianza che il Battista dà del Cristo (vv. 29-36)
3. Il risultato della sua duplice testimonianza (vv. 37-51)
Con la duplice testimonianza del Battista, l’evangelista Giovanni vuol dimostrare al suo lettore che Dio, da una parte sta portando a compimento la vecchia dispensazione (o epoca) veterotestamentaria caratterizzata da tipi e ombre puntanti a Cristo (rituali, sacrifici, tabernacolo…), mentre dall’altra, con il riconoscimento o investitura pubblica di Gesù di Nazareth quale il Messia tanto atteso (le parole del Battista “ecco l’agnello di Dio,” fanno eco alle parole di Dio stesso “Questo è il mio diletto Figlio, nel quale mi sono compiaciuto” Mt 3:17), Dio sta finalmente inaugurando la dispensazione del Nuovo Patto con la formazione del nuovo popolo di Dio, (Giudei più Gentili), ossia la chiesa neotestamentaria.