04. Il privilegio dei figli di Dio

Quando un credente cade per via del peccato ancora presente in lui, non dovrebbe mai scoraggiarsi e darsi per vinto, o pensare, adesso il Padre celeste mi ama di meno. Come Giovanni ci insegna in questi versi, seppur quella del credente contro il proprio peccato sia una battaglia terrena reale, essa è però una battaglia temporanea, e soprattutto già vinta da Cristo. Ed il Padre ci ha scelto come figli in vista della persona di Cristo e per i meriti di Cristo, non per i nostri.

Mentre camminiamo e cadiamo nei nostri peccati, Giovanni ci invita a non distogliere lo sguardo dalla nostra certa meta celeste e dall’incondizionato amore di Dio per noi. Perché seppur quaggiù tu continui a cadere e cadrai nel tuo peccato (e Dio solo sa quante volte cadrai!), non devi però mai dimenticare che prima o poi, in virtù della giustificazione, adozione, santificazione e glorificazione operata da Dio Padre in te, grazie all’opera e alla persona di Cristo, il tuo ritorno alla casa del Padre sarà certo e l’amore incondizionato del Padre ti sarà sempre garantito non per ciò che fai per Dio ma in virtù di quel che Cristo ha fatto per te!

Soffermeremo su questi versi, esploreremo insieme quattro incoraggianti aspetti del privilegio di esser figli di Dio, ossia:

1. Il dimorare in Cristo
2. Il confidare nella venuta di Cristo
3. Il gioire nell’adozione ricevuta in Cristo
4. La certa speranza di diventare come Cristo

Rev. Vincenzo Coluccia

Dopo aver lavorato per dieci anni nell’ambito dell’ingegneria strutturale, Vincenzo si è laureato in teologia presso il Westminster Seminary California. Ora è un ministro di culto ordinato presso la Chiesa Presbiteriana in America (PCA) incaricato dal Presbiterio della Costa Meridionale della California di fondare una chiesa presbiteriana nel capoluogo Salentino attraverso la Mission to the World (MTW), l'agenzia missionaria della PCA, per cui lavora insieme alla moglie Judit dal 2020. Attualmente, Vincenzo è pastore della Chiesa Presbiteriana di Lecce, città in cui vive assieme alla moglie Judit, la figlia Abigail e il figlio Samuel.

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