04. Il privilegio dei figli di Dio
Quando un credente cade per via del peccato ancora presente in lui, non dovrebbe mai scoraggiarsi e darsi per vinto, o pensare, adesso il Padre celeste mi ama di meno. Come Giovanni ci insegna in questi versi, seppur quella del credente contro il proprio peccato sia una battaglia terrena reale, essa è però una battaglia temporanea, e soprattutto già vinta da Cristo. Ed il Padre ci ha scelto come figli in vista della persona di Cristo e per i meriti di Cristo, non per i nostri.
Mentre camminiamo e cadiamo nei nostri peccati, Giovanni ci invita a non distogliere lo sguardo dalla nostra certa meta celeste e dall’incondizionato amore di Dio per noi. Perché seppur quaggiù tu continui a cadere e cadrai nel tuo peccato (e Dio solo sa quante volte cadrai!), non devi però mai dimenticare che prima o poi, in virtù della giustificazione, adozione, santificazione e glorificazione operata da Dio Padre in te, grazie all’opera e alla persona di Cristo, il tuo ritorno alla casa del Padre sarà certo e l’amore incondizionato del Padre ti sarà sempre garantito non per ciò che fai per Dio ma in virtù di quel che Cristo ha fatto per te!
Soffermeremo su questi versi, esploreremo insieme quattro incoraggianti aspetti del privilegio di esser figli di Dio, ossia:
1. Il dimorare in Cristo
2. Il confidare nella venuta di Cristo
3. Il gioire nell’adozione ricevuta in Cristo
4. La certa speranza di diventare come Cristo