13. Vita e morte sono in Suo potere
C'è vita dopo la morte? Esiste veramente il paradiso dei buoni e l’inferno dei cattivi? Queste sono domande che, chi più chi meno, tutti noi ci siamo fatti o ci facciamo, perché tutti sappiamo che ci sono due realtà certe in questa vita: se siamo nati, siamo anche destinati a morire! I sondaggi condotti riguardo alla possibile esistenza di un’al aldilà mostrano che c'è tanta confusione tra la gente. In molti credono che la vita non finisca con la morte del corpo. Alcune religioni, ad esempio, insegnano l’idea di una reincarnazione dell’anima in un altro corpo, sia esso umano o addirittura animale.
Uno studio americano ha indagato sulle esperienze di pre-morte avute da persone sopravvissute ad un attacco cardiaco dopo essere state dichiarate clinicamente morte e poi sono “tornate in vita.” Sembra che anche la scienza mostri una certa apertura all’idea che la vita continua dopo la morte fisica.
Il Messia promesso è venuto non solo per guarire l’uomo esteriore dal decadimento scatenato dal peccato, ma Cristo è soprattutto venuto per compiere delle “opere maggiori del mutare l’acqua in vito o del ridare una vita ai malati” (V. 20). Egli è venuto per operare la salvezza eterna del peccatore, liberando la sua anima dalla morte spirituale in vista del risposo eterno, ma è anche venuto per giudicare e condannare eternamente gli increduli.
Nei versi odierni Giovanni ci presenta l’auto testimonianza di Gesù Cristo che giustifica davanti ai Giudei il Suo operato nel giorno di sabato dichiarando apertamente:
1. L’uguaglianza di Cristo col Padre
2. L’autorità di Cristo nel dare la vita
3. L’autorità di Cristo nel giudicare