18. La sovrana salvezza di Dio
È a dir poco impressionante quanto l’incontro con la folla in Giovanni capitolo 6 ricorda l'esperienza di Mosè con Israele nel deserto. Gli israeliti brontolarono quando Dio diede loro manna dal cielo. In questo capitolo vediamo la stessa tensione nei Giudei appena sfamati da Gesù. In entrambi i casi, la gente si preoccupava della soddisfazione del loro unico bisogno terreno: entrambi cercavano la mano di Dio, ma non Dio stesso che era alla loro portata!
Gli Israeliti risposero alla manna chiedendo a Mosè: "Dacci della carne (Nm 11:13). La gente ai tempi di Gesù chiedeva: "dacci sempre di questo pane…mostraci altri segni!" (Gv 6:34). L'insoddisfazione degli israeliti nei confronti di Mosè portò loro alla ribellione, la folla di Giovanni 6 rigetta Gesù, e alla fine i loro capi lo consegnano per essere ucciso.
Ma ancor più triste è la realtà che il modo in cui gli israeliti reagirono a Mosè e gli ebrei reagirono a Gesù rispecchia il modo in cui le persone ancora oggi reagiscono a Dio e alla Sua Parola.
Per la sua natura morale decaduta, l’uomo è contrario alle verità di Dio. Ecco perché quest’oggi vedremo assieme tre importanti realtà che in questi versi Cristo ci insegna in merito “all’andare a Lui,” ossia alla salvezza. Vedremo
1. La triste inabilità del peccatore
2. La confortante sovranità di Dio
3. Eletti dal Padre per il Figlio