35. Quel che il 1° comandamento proibisce

Giovanni Calvino disse: "Il cuore umano è una fabbrica di idoli." Possiamo crearci idoli di qualsiasi cosa o da qualsiasi cosa. Ogni cosa che cade sotto i nostri sensi, o ogni desiderio appassionato nei nostri cuori che non sia messo lì da Dio per la Sua gloria, può divenire un idolo (1 Corinzi 10:31).

Il CmW che alle D&R 47-48 chiede :

D. 47. Che cosa è proibito nel primo comandamento?
R. Il primo comandamento proibisce di rinnegare, o non adorare e glorificare, il vero Dio come Dio, e il nostro Dio; e di rendere a chiunque altro quell’adorazione e gloria, che è dovuta a lui soltanto.

D. 48. Che cosa ci viene specialmente insegnato dalle parole «oltre a me» nel primo comandamento?
R. Le parole «oltre a me» nel primo comandamento ci insegnano che Dio, il quale vede ogni cosa, tiene conto di, e prova grande indignazione per, il peccato di avere qualsiasi altro dio.

I punti trattati in questo studio sono i seguenti:

a.  Siamo creati per vivere per la gloria di Dio
b. Viviamo per creare idoli e togliere la gloria a Dio
     i.     L’idolatria nel lavoro                                              
ii.     L’idolatria nella famiglia                                              
iii.     L’idolatria nei governi                                              
iv.     L’idolatria nelle nostre chiese
c. Siamo salvati (e tenuti in vita) per la gloria di Dio

Rev. Vincenzo Coluccia

Dopo aver lavorato per dieci anni nell’ambito dell’ingegneria strutturale, Vincenzo si è laureato in teologia presso il Westminster Seminary California. Ora è un ministro di culto ordinato presso la Chiesa Presbiteriana in America (PCA) incaricato dal Presbiterio della Costa Meridionale della California di fondare una chiesa presbiteriana nel capoluogo Salentino attraverso la Mission to the World (MTW), l'agenzia missionaria della PCA, per cui lavora insieme alla moglie Judit dal 2020. Attualmente, Vincenzo è pastore della Chiesa Presbiteriana di Lecce, città in cui vive assieme alla moglie Judit, la figlia Abigail e il figlio Samuel.

Previous
Previous

36. Quel che il 2° comandamento richiede (1 di 3)

Next
Next

34. Quel che il 1° comandamento richiede