07. La risposta del peccatore all’amore di Dio
Molti evasori che hanno commesso illeciti di vario tipo sperano che prima o poi arrivi un bel condono affinché la loro posizione di illeceità nei confronti dello Stato sia risolta. E se il condono venisse emanato, non sarebbe un gran bel paradosso se l’evasore lo ignorasse? Eppure, i versi odierni ci parlano di un allucinante paradosso dalle nefaste conseguenze eterne! Come abbiamo visto domenica scorsa analizzando insieme i versi 16 e 17, Dio, mosso dal Suo incomprensibile amore per l’umanità peccatrice ha offerto il Suo perdono gratuito ed eterno al peccatore la cui morte spirituale è stata causata dal veleno del peccato e della ribellione a Dio. Come Dio è stato misericordioso con gli Israeliti che perivano nel deserto morsi dai serpenti velenosi, così Egli si è rivelato misericordioso verso i peccatori ribelli e immeritevoli: “Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna” (3:16).
Dio ha offerto gratuitamente a questa umanità avvelenata dal morso del serpente antico il Suo perdono o ‘condono totale’ in Cristo. Al peccatore non è stato chiesto di fare un bel niente, se non di riporre la propria fede in Cristo. Come scrive Giovanni, l’Unigenito Figlio di Dio è venuto nel mondo (si è intabernacolato tra noi) non per giudicare il mondo (3:17) ma per essere l’unica via di salvezza, l’unica verità incarnata e l’unica vita eterna offerta al mondo. Cristo è stato l’unico condono spirituale mandato per sostituirsi al posto nostro e per pagare al Padre una volta e per sempre, mediante la Sua ubbidienza perfetta, personale e perpetua, il prezzo della cancellazione del nostro altrimenti incancellabile debito verso Dio.
Giovanni spiega che Gesù è venuto per essere innalzato sulla croce come il serpente di rame di Mosè, per essere l’agnello di Dio che toglie il peccato del mondo e a cui il mondo deve guardare. Ma cosa è accaduto? È accaduto l’allucinante paradosso: l’umanità peccatrice ha intenzionalmente e colpevolmente rifiutato di guardare a Lui, e così facendo ha rigettato i termini di pace offertigli da Dio in Cristo!
La domanda a cui tu devi poter rispondere oggi è: "come hai risposto tu all'amore di Dio per te"? Hai risposto con l’incredulità o con la fede in Cristo?” Questi sono i due punti del sermone odierno:
1. L’incredulità mortifera: il rigetto dell’amore di Dio
2. La fede salvifica: la ricezione dell’amore di Dio