19. Il nutrimento che dà vita eterna

Di anno in anno la razza umana beneficia di nuove cure sempre più “miracolose”. Ma una buona fetta della medicina e dell’industria farmaceutica si affanna non solo per risolvere problemi fisici, ma soprattutto per ridurre gli effetti dell'invecchiamento cercando di trovare la chimera del cosiddetto elisir di lunga vita. Si è scoperto infatti che un trattamento che coinvolge l'enzima chiamato telomerasi può combattere il degrado del DNA umano, impedendo il processo di invecchiamento delle cellule e dunque prolungando la durata della nostra vita terrena.

Se la scienza riuscirà a sviluppare tale ricerca, possiamo immaginare quanti intorno a noi vorranno iniziare la giornata con la “pillola di telomerasi”, per cercare di agguantare la sfuggente vita eterna a cui l'umanità, in un modo o nell’altro, anela da sempre (vedasi imbalsamazioni).

Ma Dio è molto più avanti degli scienziati! Molto tempo fa Egli mandò suo Figlio nel mondo per offrire la vita eterna. Gesù non è infatti venuto per darci qualche farmaco miracoloso, ma è venuto per offrire la Sua carne e il suo sangue per vincere il nostro vero male che non è l’invecchiamento o la malattia, ma il nostro peccato e la nostra miseria morale e spirituale.

Analizzando questo testo, quest’oggi vedremo come lo stesso Pane della Vita impatta le varie vite in modo diverso diventando

1. Il nutrimento che scandalizza per alcuni
2. Il nutrimento che salva per altri
3. Il nutrimento che divide l’umanità intera

Rev. Vincenzo Coluccia

Dopo aver lavorato per dieci anni nell’ambito dell’ingegneria strutturale, Vincenzo si è laureato in teologia presso il Westminster Seminary California. Ora è un ministro di culto ordinato presso la Chiesa Presbiteriana in America (PCA) incaricato dal Presbiterio della Costa Meridionale della California di fondare una chiesa presbiteriana nel capoluogo Salentino attraverso la Mission to the World (MTW), l'agenzia missionaria della PCA, per cui lavora insieme alla moglie Judit dal 2020. Attualmente, Vincenzo è pastore della Chiesa Presbiteriana di Lecce, città in cui vive assieme alla moglie Judit, la figlia Abigail e il figlio Samuel.

Previous
Previous

20. Il tempo opportuno

Next
Next

05. Su quale via stai camminando?